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Disinquinamento Sarno, ok ai progetti definitivi in 13 comuni

Continua la battaglia dell’Ente Idrico per la bonifica del bacino idrografico del fiume Sarno. Il Presidente Luca Mascolo: «È una sfida di portata storica che vogliamo vincere a tutti i costi. L’EIC sta svolgendo il suo ruolo con impegno e scrupolo come testimoniano gli sforzi messi in campo per raggiungere gli obiettivi. Di questo ringrazio il Comitato Esecutivo per il sostegno e la disponibilità» 

Il Comitato Esecutivo, riunitosi oggi in modalità in parte telematica nella sede istituzionale dell’Ente Idrico Campano in Via De Gasperi ha dato il via libera a 13 progetti definitivi che riguardano il completamento di interventi fognario depurativo in altrettanti comuni del distretto Sarnese Vesuviano. 

Le sorgenti del fiume Sarno

   Gli interventi fognario depurativi rientrano nel protocollo di intesa, del valore di 80 milioni di euro, siglato da Ente Idrico Campano, Regione Campania e GORI, gestore unico del servizio idrico nel Distretto Sarnese Vesuviano, e riguardano i comuni di: Boscotrecase, Casola, Lettere, Pimonte, Santa Maria la Carità, Trecase, Corbara, Pompei, San Marzano sul Sarno, Sant’Egidio del Monte Albino, Castel San Giorgio, Terzigno ed Ottaviano. Un’altra tappa importante nel percorso per centrare l’impresa storica della bonifica del fiume Sarno, una missione nella quale l’EIC è fortemente impegnato in sinergia con la Regione Campania e GORI.

Il Presidente Luca Mascolo durante un sopralluogo

   «La realizzazione di questi interventi rappresenta un altro passo avanti verso il completo risanamento del fiume Sarno. Una sfida di portata storica, viste le condizioni di partenza. Ma l’Ente Idrico Campano – spiega il presidente Luca Mascolo – non si è sottratto, nella sua pur breve storia, alle sue responsabilità e, grazie alla sinergia con la Regione Campania ed il gestore unico del servizio idrico nel Distretto GORI, sono certo che riusciremo a tagliare anche questo traguardo al più presto. Abbiamo il difficile compito di mettere ordine in un settore che sconta ritardi decennali per quel che riguarda reti fognarie e depuratori e garantire ai cittadini la possibilità di usufruire di un servizio efficiente. Stiamo rivoltando la Campania come un calzino. Non è un’impresa facile, ma la determinazione che tutti i soggetti interessati stanno mettendo in campo è la migliore garanzia di successo».

   Tra gli altri punti all’ordine del giorno l’individuazione di due nuove sedi operative a Castellammare di Stabia e a Nola e quello legato allo schema di convergenza tariffario, una novità nel sistema regolatorio del servizio idrico che permette ai gestori in difficoltà, in questo caso i Comuni che gestiscono il servizio idrico in autonomia, di programmare al massimo in un quadriennio il completamento delle aggregazioni e adeguarsi agli schemi regolatori nazionali.

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