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Acqua, l’Ente Idrico Campano lancia la sfida del PNRR «Necessario abbattere il water service divide, il Sud merita fiducia»

Il parlamentino guidato dal Presidente Luca Mascolo ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo preciso per evitare di perdere risorse finanziarie necessarie a colmare il ritardo con le altre Regioni italiane. «Non permettiamo alla burocrazia di arrestare lo sviluppo del Servizio Idrico Integrato nel Mezzogiorno»

Il Ministero della Transizione Ecologica in una recente nota, ha comunicato che l’accesso alle risorse per gli interventi relativi al servizio idrico integrato è subordinato all’avvenuta costituzione degli Enti di Governo di Ambito e all’affidamento del Servizio Idrico Integrato a soggetti industriali adeguatamente strutturati. Tra gli obiettivi del PNRR c’è quello di superare il water service divide tra regioni del Centro-Nord e del Sud. Dalle ultime comunicazioni si evince che il 70% degli investimenti saranno assegnati ai territori per i quali l’affidamento del servizio idrico integrato si sia compiuto entro settembre 2021 mentre il restante 30% a quelli che lo faranno entro giugno 2022. 

Il Presidente Luca Mascolo

L’Ente Idrico Campano è riuscito nell’impresa, non semplice, di adottare il Piano d’Ambito Regionale, l’atto di pianificazione che censisce il fabbisogno finanziario, lo stato delle infrastrutture presenti sul territorio regionale e l’identificazione delle priorità da realizzare in quanto indispensabili al superamento delle criticità nei 550 comuni della Campania. Solo dopo la conclusione delle procedure burocratiche che sono ancora in corso, avrà piena responsabilità dei poteri di pianificazione di cui è titolare, con la definizione dei Piani di Distretto. Ma questo percorso virtuoso non soddisfa interamente le condizioni amministrative indicate nei tempi da rispettare per il PNRR ed il rischio è che le risorse per il finanziamento di interventi di cui la Campania ha urgente bisogno vengano destinate esclusivamente alle Regioni del Centro-Nord. Le ricadute degli investimenti sul miglioramento infrastrutturale del settore idrico verrebbero perse con inevitabili ripercussioni negative sull’occupazione. Nelle scorse settimane il Presidente Luca Mascolo aveva sollevato il tema che il parlamentino dell’Ente Idrico ha trasformato all’unanimità in un preciso atto di indirizzo.

«Ringrazio il Comitato Esecutivo per il sostegno che mi ha accordato nella battaglia per abbattere il water service divide» dice il Presidente Luca Mascolo. «Le risorse del PNRR destinate al servizio idrico integrato sono certamente un segnale di speranza. Ma devono essere distribuite in maniera equa per evitare che il divario tra le regioni aumenti. La Campania merita fiducia come dimostrano le attività che l’Ente Idrico ha messo in campo nei primi anni di vita per dotare la regione di un sistema idrico integrato efficace, efficiente, economico e sostenibile dal punto di vista ambientale. La proposta che facciamo al Governo è valutare le proposte di interventi dei territori in base alla loro adeguatezza a colmare il ritardo infrastrutturale che esiste tra le diverse Regioni e a superare le criticità attualmente riscontrabili. L’obbligo per le Amministrazioni interessate è quello di completare ogni percorso utile ad individuare il gestore unico per Distretto entro il 2026 termine ultimo previsto per la conclusione ed il collaudo delle opere».

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